sabato 6 ottobre 2007

Vediamo se mi risponde

Postato su: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

< Mi scusi, Dottor Gilioli, lei sostiene che bloccare il sito "Mastella ti odio" le pare incostituzionale e poi mi scrive quell'articolo sul blog di Grillo?
Non capisco bene da che parte stia lei.
Lei cita il parere di Landi a proposito della comunicazione su internet: internet non è solo una chat, io ad esempio chatto perchè mi secco a regalare soldi a telecom quando per dire "stasera ci vediamo alle 10" ci metto un'attimo.
I post di Grillo sono lunghi quanto gli articoli di giornale, e spesso un video di un minuto postato su youtube può dire più di 1000 parole.
Cita ancora Paolo Landi: troppi commenti sul post di Grillo, ma alla fine chi li legge? Io seguo Grillo da parecchio tempo, e ci sono post con più di 6000 commenti, ha idea di quanta gente torna a casa dal lavoro e si sente rincuorata nel leggere un post di Grillo e gli scrive un commento per approvare? Chi non approva di solito cambia sito senza commentare, oppure scrive un semplice commento negativo.
Il blog come potere a senzo unico? Ci sono i Meetup! E non sono solo semplici forum: la gente che vi partecipa, si incontra dal vivo, è gente che ci crede perchè certe cose le vive sulla propria pelle.
Io vivo a Catania e certe cose le vedo in prima persona, non attraverso il blog di Grillo. Se lei solo sapesse cosa succede qui ogni santissimo giorno, rimmarrebbe incredulo. Ed io, ogni volta qualcuno mi parla del potere di Grillo sulle masse, chiedo "ma Grillo cosa ci guadagna?" e mi vedo rispondere sempre le stesse cagate: c'ha la barca, così vende più spettacoli in dvd e vende anche libri. Oppure popolarità. Ma cosa se ne fa Grillo della popolarità?
Lei cita un certo Granieri, che ad un certo punto dice "[...]Si è accreditato grazie ai trascorsi televisivi, usa spettacoli e Dvd e risonanza sui media tradizionali per mantenere visibilità e accreditamento. Poi usa Internet con i meetup e il blog. Che però senza tutto il resto sarebbero poca cosa."
Allora le faccio 2 domande:
- Da quanto tempo non si parlava di Beppe Grillo in Televisione, che sarebbe uno dei media tradizionali?
- Prima dell'8 Settembre, quante volte ha sentito parlare di Grillo nei media tradizionali?
Se come media tradizionali intende i giornali, è facile parlarne nei giornali, perchè sia io che lei, che Silvio Berlusconi, sappiamo bene che gli italiani stanno perdendo l'abitudine di leggere bene i giornali, perchè siamo abituati a quell'informazione rapida, di cui si lamenta il suo Paolo Landi, che non è stata causata da Internet, ma dalla rivoluzione della TV italiana che è avvenuta negli anni '80 con le reti del sopracitato Silvio.
Penso poi, che Beppe Grillo poteva trovare un modo più redditizio per vendere DVD.
Potrei continuare ancora per un po', ma piuttosto la invito a leggere il blog di Grillo e a partecipare ai meetup. Se ha qualcosa contro di lui, vada a dirglelo in faccia, o lo dica ai suoi amici del meetup, perchè io ogni volta che leggo articoli come il suo, o guardo l'ennesimo servizio cagata dei tg RAI e Mediaset, mi viene una fitta al cuore e la mia speranza vacilla. E poi mi incazzo perchè non posso fare nulla, perchè IO privato cittadino non posso apparire in TV e dire la mia, perchè non sono un coglione raccomandato figlio di mister lecchino, perchè non ho un bel culo e le tette grosse e non sono nemmeno donna, e perchè non sono Costantino.
Ho parlato in modo troppo sporco? Forse perchè sono pro-Grillo? Guardi, il modo di parlare pulito e pacato di certi politici mi da sui nervi: perchè preferisco essere diretto, piuttosto che girare intorno a quello che NON voglio dire, per poi non dire niente come fanno loro.

Buonasera, e spero che legga il mio commento, visto che non ne deve leggere 6000 come fa Grillo(e lo ammetto, credo che lui preferisca leggere le email che la gente disperata gli manda).

Stefano Aliffi, 22 anni, studente universitario.>

2 commenti:

Alessandro ha detto...

Buongior Stefano,
dunque, iniziamo da "io da che parto sto"....
se si rifersice alla discussione su Internet, a me la Rete piace da pazzi, spero che sia il meno censurata possibile, mi auguro che cresca molto nella quota di popolazione che non ne fa uso e mi auguro che la maggior parte possibile di persone ne faccia un uso resposnabile e intelligente, di confronto razionale e non di insulti anonimi. Quanto all'uso che ne fa Grillo, se n'è già discusso parecchio e (indipendentemente dai contenuti) penso proprio che potrebbe migliorare, diciamo, per le tante ragioni che hanno ben elencato blogger autorevoli come Sofi, Granieri e Sofri nell'articolo che non le è piaciuto.
Quanto ai contenuti di Grillo, essi son talmente tanti e disparati tra loro che mi sembrerebbe molto semplificatorio un giudizio che non sia sfumato. A me pare geniale chiamare i nostri rappresentanti "dipendenti", mi piacciono le battaglie le contro i privilegi, sono interessanti (anche se un po' disinformate) quelle sull'energia; credo invece che sia una cazzata tremenda dire che "dall'8 settembre del '43 non è cambiato nulla" - tra l'altro è un bell'insulto per i partigiani che hanno dato la vita per arrivare a una forma di democrazia rappresentativa che sicuramente in Italia si sta incarnando male, ma che è la miglior forma di governo finora raggiunta dal genere umano. Credo anche che sia pessima e diretta all'intestino della gente più che al loro cervello l'ultima uscita sui Rom (il sito di Grillo lo leggo da quasi due anni, credo di essere stato tra i primi giornalisti della carta stampata sottolineare l'importanza del fenomeno, dopodichè se ho qualcosa da dire lo dico dove pare a me - tipo sul mio blog - e non in quello di Grillo che è una piazza affollata di commenti che non si legge nessuno) .
Quanto alle due domande che mi fa, dunque, non so bene perché le faccia a me ma provo a rispondere lo stesso: di Beppe Grillo in tivù non si parlava da un sacco di tempo, precisamente da quando alla fine degli anni '80 osò attaccare i socialisti, il Psi, la cui interpretazione dell'uso del potere aveva raggiunto livelli talmente bassi da farlo esplodere, come lei sa, tra il 92 e il 93. Se invece mi chiede quante volte ho sentito parlare di Grillo nei media tradizionali prima dell'8 settembre devo risponderle centinaia e migliaia, perché fino al 1987-88 Grillo era uno segli show man più famosi d'Italia e compariva in tivù spessissimo, specie nelle trasmissioni nazional popolari del sabato sera, che gli hanno data una fama (e un patrimonio personale) non indifferenti.
Mi auguro che lei, che mi pare una persona intelligente, sappia con il tempo trasformare le sue più che giustificate "fitte al cuore" in un impegno complesso e riflessivo per migliorare questo cazzo di paese, visto che ha 22 anni e sa Dio quanto bisogno c'è di ventenni che hanno voglia di migliorare il Paese. Dopodichè se adesso ritiene di poterlo cambiare attraverso Grillo e i meet up, va benissimo, però le consiglio di non cadere nel "leaderismo carismatico", cioè di non aderire acriticamente a tutto quello che dice Grillo perché lo dice lui, ma di valutarlo di volta in volta, di rifletterci, di migliorarlo e se necessario di dissentire, perché il rischio che la Casta e la Partitocrazia provochino per reazione un movimento autocratico e personale - in questo Paese sempre pronto a identificarsi con un singolo, da Mussolini a Berlusconi passando per Craxi - è purtroppo molto alto.
Un caro saluto
Alessandro

Stefano ha detto...

Bene, rispondo:
Intanto. grazie di aver risposto al mio commento!
Vede, dottor Gilioli, mi sono buttato su di lei per sfogare un po' di rabbia(lo ammetto, ma davvero in questi giorni se ne vedono di tutti i colori) ma sinceramente da parte dell'Espresso mi aspettavo un'articolo con un taglio più equilibrato, nel senso che mi aspettavo si sottolineassero anche i lati positivi di Grillo, visto che era in copertina.
Inoltre leggendo alcuni suoi post mi sono chiesto perchè proprio lei scrive quell'articolo.
Comunque, la sua risposta l'ha data e io allora cerco di concentrarmi sull'intera situazione per formulare la mia ipotesi:
E cioè che l'Espresso, pubblicando il suo articolo, non voleva attaccare Grillo ma piuttosto distanziarsi da lui perchè ritenuto inaffidabile.
Io, per molte cose che le ho già detto, resto della mia opinione.
Per il resto le dico che cerco di aderire criticamente a ciò che dice Grillo, perchè mi è già successo, in passato, di leggere cose assurde nel suo blog: come quella dei due telefonini che hanno cotto un'uovo, una bufalona anche vecchia di anni - e Grillo non ha mai pubblicato un post di correzione.
Poi, che dall'8 Settembre del '43 non sia cambiato nulla, io la vedo solo come una battuta, però che stiamo tornando indietro è vero sotto molti aspetti.
Io credo che l'Italia è tornata al periodo in cui era divisa e c'erano le varie dominazioni. Oggi certi sindaci si comportano come dei signorotti, e le multinazionali mangiano che è un piacere. Cambia la forma(e le nazioni, perchè ora è l'America ad essere forte) ma la sostanza resta la stessa.
Ma questa è un'altra storia(ed è un'idea che mi è venuta spontaneamente, quindi ampiamente criticabile). Intanto la saluto e la ringrazio di avermi risposto, peraltro in tempi brevi, e la ringrazio anche di non essersi seccato con me per certe parole che ho usato.

Stefano Aliffi, 22 anni, studente universitario.
P.S. Cercherò anche io, nel mio piccolo, di cambiare questo paese. Anche se la televisione ci ha "sporcato" il cervello e con molta gente convinta(anche e soprattutto ragazzi della mia età) è difficile parlare di cose serie.